Tende contro le guerre è una rete di elementi sociali che si oppongono alle guerre. Il suo obiettivo è attivare interventi di solidarietà, denuncia e cambiamento aderenti ai contenuti di questo manifesto.
In solidarietà alla popolazione palestinese straziata dalla feroce offensiva di Israele, per condannare il genocidio in corso a Gaza e in contrasto al dilagare di guerre e conflitti asimmetrici, proponiamo di montare una tenda, e potenzialmente piccole tendopoli, nelle città, nei paesi e nei quartieri.
Ovunque si riesca a piantare i picchetti.
Le TEnde Contro LE Guerre [TECLEG] ospitano idee, persone e iniziative. Restano attive senza vincoli, in relazione alle forze di chi le gestisce. Chi anima le Tende Contro LE Guerre condivide una piattaforma in quattro punti:
• Cessate il fuoco immediato e permanente in Palestina
• Ripristino e applicazione del Diritto Internazionale
• Liberazione contestuale dei prigionieri civili israeliani e palestinesi
• Embargo delle armi destinate a Israele
Le Tende Contro LE Guerre sono spazi di cultura, azione, pressione, denuncia e scambio. Presidi locali che risuonano in rete. Il tessuto sociale di cui sono composte le nostre tende è permeabile, favorisce le connessioni e ambisce a intrecciare il percorso di altre reti nazionali e internazionali.Le tende saldano relazioni solidali con chi subisce la più grave ingiustizia umanitaria degli ultimi 80 anni. Con la stessa convinzione, nelle tende prende forma un’opposizione alle guerre che tormentano Europa e gli altri continenti.
Chi partecipa al percorso di TECLEG riconosce che:
•Oltre alle guerre fra eserciti si moltiplicano conflitti asimmetrici feroci. Stati Nazione e vertici finanziari ci hanno preparato al conflitto armato globale mettendoci davanti al fatto compiuto. L’Italia è già direttamente coinvolta nella guerra permanente.
•L’offensiva israeliana su Gaza è la più insopportabile delle ingiustizie e la più macroscopica fra le violazioni del diritto internazionale. Per comprenderne origini e prospettive è essenziale inquadrare l’emergenza in Palestina nelle geometrie della guerra globale permanente.
•É indispensabile un luogo accogliente nel quale aprire un dibattito allargato sul clima di guerra e sugli elementi che lo determinano. Per fare funzionare questo luogo bisogna abbattere alcuni steccati e trovare convergenze condivisibili da un’ampia fascia di organizzazioni, associazioni, movimenti e singole persone.
•É urgente organizzare azioni/interventi eclatanti e visibili per mantenere l’attenzione sul genocidio in corso a Gaza, sui continui attacchi in Cisgiordania, sui conflitti irrisolti in Medio Oriente, sulla guerra permanente e sulle ricadute economiche, sociali e climatiche che le guerre determinano.
La loro fame di cibo. La nostra fame di giustizia.
Sotto le TEnde Contro LE Guerre ferve l’attività: assemblee, dibattiti, conferenze, proiezioni, collegamenti, workshop, letture, mostre d’arte e fotografiche, eventi teatrali e musicali.Un media-center per raccogliere e scambiare materiali. Dalle tende scaturiscono proposte per altre azioni, stimoli a produrre ulteriori interventi culturali e politici. Le tende sono un trampolino per le idee.
Chi é nelle condizioni di farlo, sosterrà lo sciopero della fame a staffetta.
Un gesto volontario di donne e uomini, autorità religiose delle diverse confessioni, accademici e accademiche, artiste e artisti, cooperanti umanitarie, parlamentari, rappresentanti delle istituzioni e della società civile.Tutte persone disposte a condividere, anche solo a livello simbolico, la degradante condizione imposta ai due milioni di abitanti di Gaza dal governo di estrema destra al potere in Israele.Non possiamo restare inermi davanti a questo orrore. Servono gesti eclatanti, per impedire che si compia un genocidio plateale e condiviso in diretta streaming. È il momento di intervenire con corpi e menti per non permettere che le guerre diventino il nostro pane quotidiano.
COME RETE ECOSOCIALISTA SOSTENIAMO QUESTO PERCORSO ED INVITIAMO TUTTI I NODI AD AVVIARE L'INIZIATIVA NELLE RISPETTIVE CITTA'.
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